Una bella fregatura per i correntisti e i risparmiatori e le imprese danneggiate dalle banche: in questi giorni più che un'indagine, i lavori della commissione d'inchiesta che avrebbe dovuto fare chiarezza sono sembrati una sfilata di vip con una sola finalità: prepararsi alla prossima tornata elettorale.
Neppure gli attori principali hanno dato la benché minima spiegazione: né la Boschi, che ha monopolizzato i media in queste ultime settimane, né Draghi, colui che gli Istituti Bancari li ha salvati. 4.000 documenti prodotti che non serviranno a chiarire responsabilità.
Il dramma di milioni di investitori sono confluiti infatti in oltre 4000 documenti su argomenti su cui speculare in campagna elettorale. Un vero e proprio scaricabarile di responsabilità, come ha già fatto rilevare più volte SDL Centrostudi. Tanto che, probabilmente, ci saranno quattro relazioni finali: quella del Pd, che assolverà la Boschi e accuserà la Consob, salvando però Bankitalia con cui di questi tempi occorre andare d' accordo, quella di Brunetta che sosterrà che è tutta colpa del golpe antiberlusconiano del 2011, quella di Cinquestelle e della sinistra, demagogica faziosa e antirenziana, e quella del centrista, ex aennino, Augello,, severa, corretta ma senza conseguenze.
Non si fa quasi mai fatto accenno alle sofferenze delle banche italiane: i crediti deteriorati da sofferenze bancarie.
È stato dunque tutto un teatrino della politica, con le banche come mero pretesto: lo dimostra il fatto che la vicenda Boschi-Etruria abbia monopolizzato i lavori ci dice della direzione in cui soffia il vento.
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SDL Centrostudi fin dalla sua fondazione ha monitorato centinaia di migliaia di conti correnti, sia tradizionali sia online, per evitare che i risparmiatori venissero truffati dall’istituto di credito al quale si rivolgono per depositare i propri soldi.
Oltre 150mila persone assistite in 7 anni, 407.943 pre-analisi gratuite effettuate sulle condizioni economiche di consumatori e soggetti in difficoltà, e ben più di 65.000 perizie effettuate su conti correnti e rapporti bancari in essere di privati e imprese strappati alla finanza spregiudicata messa in atto da finanziarie e istituti di credito di vario genere: tutti numeri che, nel complesso, hanno permesso sino a oggi di recuperare somme illecite sottratte agli italiani da Fisco, Equitalia, erario e banche per un totale complessivo di circa 240 milioni di euro.
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